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Cos’è un piano editoriale Facebook

Un piano editoriale Facebook è una sorta di road map che stabilisce quali contenuti pubblicare in un certo periodo di tempo. Pianificare cosa, come e quando pubblicare su una Pagina Social o su un sito web, permette di perseguire con precisione gli obiettivi che si desidera raggiungere con la propria attività online.

Avere chiari questi obiettivi, permette di intervenire laddove il Piano Editoriale si dimostra carente rispetto agli scopi promozionali prefissi, e migliorarlo.

Creare una pagina Facebook di successo, quindi, significa concentrarsi principalmente sulla creazione di un piano editoriale social media strategico. Strategie di comunicazione efficaci possono fare davvero la differenza, e portare chi segue una pagina aziendale ad effettuare acquisti, o a investire sull’oggetto della pagina Facebook.

Piuttosto che puntare su traguardi relativamente rilevanti come like e condivisioni, è bene infatti che la strategia alla base di un piano di comunicazione aziendale si concentri su numero di clienti ottenuti, opinioni sui servizi offerti, entità e qualità del traffico generato sul sito.

 

Qual’è un piano editoriale Facebook efficace

 

 

Togliamoci subito il dente e dichiariamolo: scrivere un buon piano editoriale Facebook non è semplice, o meglio, non è quanto di più lineare si possa intraprendere. Tutto quel che compare su una Pagina aziendale, infatti, dai post, ai commenti, alla maniera di condividere dei link, alla costruzione di un messaggio di risposta automatica, deve tendere a quegli obiettivi di cui sopra.

Quindi, innanzitutto, stabilire con la massima precisione quali siano è già un passo importante.

Ciò a cui un piano editoriale, in ogni caso, deve tendere, prima che ad ogni altra cosa, è aumentare qualitativamente la fanbase.  Cosa significa? Che una volta a conoscenza delle caratteristiche dei fan della nostra pagina, potremo pubblicare contenuti  con maggior certezza di interessarli.

Grazie a questa certezza, gli argomenti potranno diventare più specifici, aumentare l’engagement e la quantità dei fan, diventare un punto di riferimento e una fonte d’informazione riguardo ai prodotti e i servizi che proponiamo.

Dal punto di vista più squisitamente pratico, l’efficacia di un buon piano editoriale risiede anche nell’ordine col quale si decide di pubblicare contenuti. Generalmente, il primo passo per poterne stabilire entità e frequenza, sta nel programmare delle rubriche.

Le rubriche si definiscono così per la loro caratteristica di comparire a intervalli regolari, e riguardare un tema inerente all’oggetto della pagina Facebook in questione. Grazie ad esse è possibile diversificare i contenuti e organizzarli in modo tale da creare fidelizzazione.

In questo la multimedialità, propria di Facebook, ci viene particolarmente in aiuto.

In relazione, ovviamente, a quale funzione sia più adatta ad una determinata pagina, è possibile scegliere tra diversi tipi di contenuto: foto, video, dirette, sondaggi, videoparty e altro ancora.

Queste funzioni permettono di proporre praticamente qualunque genere di argomento, nella veste più adatta, sempre in relazione agli scopi del nostro piano editoriale Facebook.

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La Social Audit

 

I nostri obiettivi, però, vanno stabiliti sulla base di un’analisi del profilo social della nostra azienda per com’è stato fin quando non abbiamo deciso di studiare un piano editoriale: stiamo parlando della social audit.

Una Social Audit è una vera e propria “audizione” per capire lo stato di salute della nostra pagina Facebook aziendale, in relazione, ovviamente, a ciò che vogliamo ottenere.

Accedendo ai dati di Insight, ad esempio, possiamo capire a colpo d’occhio dove la nostra pagina eccelle o è carente; uno sguardo al di fuori, ad esempio alle pagine che trattano i nostri stessi argomenti o servizi, ci permette di capire quali esempi dovremmo seguire o evitare di seguire.

Soprattutto, la social audit ci permette di fotografare il nostro pubblico “tipo” ed adattare ad esso i contenuti del nostro piano editoriale, con la maggiore verticalità possibile.

Infine, una social audit ci permette di colmare vuoti che potevano esserci sfuggiti: risposte automatiche ai messaggi, informazioni di contatto, collegamenti a siti web o ad altri account social.

Perché è utile pianificare contenuti di qualità per una pagina aziendale?

 

Parliamo infine dei contenuti e di come vanno dispensati. Innanzitutto, stabiliamo quali siano più adatti a perseguire i propri scopi, sempre mantenendo un elevato indice di qualità.

Se, per fare un esempio, la vostra pagina rappresenta una scuola di teatro, e il vostro scopo primario è ingaggiare un numero sempre maggiore di iscritti, sarà senz’altro un errore disseminarla di locandine di invito all’iscrizione.

Piuttosto, rilevato che il pubblico della pagina è costituito, supponiamo, per lo più di giovani dai venti ai quarant’anni, rilevato che i loro interessi ineriscono al cinema, al teatro e alla letteratura, agirò di conseguenza.

La pagina, oltre a riportare locandine di invito all’iscrizione, sarà soprattutto un serbatoio di contenuti interessanti per la sua utenza: interviste a personaggi del teatro, del cinema, della televisione; brani letterari di autori teatrali di spessore; post su personaggi che abbiano fatto la storia della cultura in generale e indirettamente anche del teatro.

Sarà opportuno creare delle rubriche, come dicevamo più sopra, nelle quali il  pubblico saprà di poter trovare argomenti e tematiche di suo interesse.

Questo creerà, a lungo termine, fidelizzazione, engagement, fermento intorno alle tematiche relative alla recitazione: di conseguenza i fan potrebbero sentirsi incoraggiati ad iscriversi alla  scuola di teatro, che è il fine ultimo, l’obiettivo principale del piano editoriale.

 

Il calendario editoriale social

PIano editoriale

 

I dati insight, disponibili per qualunque pagina aziendale Facebook, riportano al loro interno anche grafici riguardanti giorni e orari di maggiore densità di pubblico sulla nostra pagina.

Ovviamente, non si tratta di parametri granitici, che garantiscono la maggior visibilità possibile senza rischio di errore, ma basarsi su di essi, permette di intercettare con maggiore facilità i nostri follower.

Esistono, a questo proposito, diversi strumenti che permettono a chi si occupa di social media, di pianificare i contenuti delle pagine e poter compilare un calendario editoriale Facebook. Basandoci su questo, le nostre pubblicazioni saranno regolari, costanti e variegate – e presenti nei momenti di maggior afflusso del nostro pubblico-.

Oltre a strumenti come Business Manager (dello stesso Facebook) o altri, che permettono di programmare i post anticipatamente (o anche, volendo, retrodatarli), sarà utile quindi predisporre un’agenda sulla quale ordinare i nostri contenuti dentro un certo lasso di tempo.

Generalmente, anche se la nostra agenda potrebbe essere cartacea, nessuno lo vieta, per crearla si utilizzano strumenti come Excel o Calendari online come Google Calendar.

Inoltre, disporre di una pianificazione rigorosa, permette di poter fare, all’occorrenza, delle digressioni potenzialmente funzionali ai nostri scopi: post non inerenti a nessuna rubrica ma interessanti per le tematiche della pagina, pubblicazioni in orari e giorni non previsti dal calendario e via dicendo.

L’evoluzione del Social Media Marketing

 

Periodicamente occorre procedere ad una verifica dei risultati, in relazione ai propri obiettivi di marketing. Non si va “a sensazione”: oltre ai dati di insight, i risultati sono rilevabili grazie a strumenti dedicati disponibili online, come Swydo.

Quello che si chiama “report” è un documento che si produce mensilmente, a beneficio dei clienti e del social media manager stesso, ed esso riporterà tutta una serie di dati percentuali e grafici relativi alle prestazioni della Pagina in questione.

L’interazione con i post, le impression, il reach, la crescita o la decrescita dei like, le performance di ogni singolo post, sono i dati generalmente più indicativi.

In base alla crescita e/o alla flessione di questi parametri sarà possibile continuare con la pubblicazione dei nostri contenuti, insistendo su quelli che hanno avuto buon gradimento e cambiando ovviamente quelli che non hanno creato engagement.

Quel che bisogna tenere a mente è che anche Piani editoriali Facebook che appaiono perfetti e funzionali al raggiungimento dei nostri obiettivi, e che effettivamente ci portano a raggiungerli, sono sempre soggetti a mutazione.

Potrebbero cambiare i nostri scopi, potremmo voler connettere Facebook ad altri social, la nostra azienda potrebbe crescere e potrebbero così moltiplicarsi le pagine che la rappresentano.

Il mondo del social media marketing è in continua evoluzione, e noi, con i nostri piani editoriali, dobbiamo essere pronti ad adattarci e ad essere flessibili per poterne sfruttare al meglio le incalcolabili potenzialità.

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