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Negli Stati Uniti, la recente deportazione di massa di migranti, con immagini scioccanti di persone incatenate mentre vengono imbarcate su un cargo militare, ha acceso un acceso dibattito pubblico sulle politiche migratorie dell’amministrazione Trump. Il governo ha pubblicato un post che apre con “Promessa fatta. PROMESSA MANTENUTA”, sottolineando la coerenza con le promesse elettorali di Trump in tema di immigrazione. Il messaggio “Deportation flights have begun” rafforza l’idea di un’azione decisa e inarrestabile, in linea con la retorica dominante della sua amministrazione.

Analisi del linguaggio utilizzato

L’uso di frasi brevi e incisive come “Promessa fatta. PROMESSA MANTENUTA” crea un forte impatto emotivo. La ripetizione e la capitalizzazione rafforzano l’idea di determinazione e autorità, trasformando un’azione complessa e controversa in un semplice atto di coerenza politica. L’uso del verbo “have begun” in inglese conferisce un tono ufficiale e ineluttabile, sottolineando l’irreversibilità del processo.

Le teorie della comunicazione e della persuasione offrono chiavi di lettura interessanti per comprendere il significato profondo di questa strategia.

1. Agenda-Setting

L’Agenda-Setting è una teoria della comunicazione sviluppata da Maxwell McCombs e Donald Shaw, che afferma che i media non ci dicono cosa pensare, ma su cosa concentrarci.

In altre parole, i media determinano quali argomenti rendere rilevanti nell’opinione pubblica semplicemente scegliendo di coprirli in modo prominente. La diffusione di immagini forti focalizza l’attenzione del pubblico sull’immigrazione come emergenza, spostando il dibattito politico su temi di ordine e sicurezza. Questo meccanismo guida la percezione delle priorità sociali e politiche, influenzando indirettamente anche le decisioni politiche.

2. Framing (Inquadramento)

Il Framing, concetto sviluppato da Erving Goffman, riguarda il modo in cui le informazioni vengono presentate per influenzare l’interpretazione del pubblico. Il “frame” è la cornice attraverso cui una notizia o un evento viene interpretato. Come viene raccontata una storia ne influenza la percezione: mostrare immagini di migranti in catene inquadra il fenomeno come una minaccia da contenere, trasformando persone in simboli di un problema da risolvere con fermezza. Il frame selezionato dal comunicatore può determinare quali emozioni e reazioni cognitive saranno suscitate nel pubblico, orientando il giudizio e le opinioni.

3. Dissonanza Cognitiva

La teoria della Dissonanza Cognitiva, elaborata da Leon Festinger, sostiene che le persone cercano coerenza tra le proprie convinzioni, atteggiamenti e comportamenti. Quando emergono incongruenze (dissonanze), si genera un disagio psicologico che le persone cercano di ridurre in vari modi: cambiando le convinzioni, modificando i comportamenti o giustificando l’incongruenza. Gli Stati Uniti si definiscono “terra delle opportunità”, ma queste immagini creano una tensione tra l’identità nazionale e la realtà delle politiche migratorie. Per ridurre questo conflitto, l’opinione pubblica potrebbe giustificare le misure drastiche come necessarie per il bene comune o reinterpretare i valori nazionali in modo da includere tali azioni.

4. Elaboration Likelihood Model (ELM)

L’Elaboration Likelihood Model (ELM), sviluppato da Petty e Cacioppo, spiega come le persone elaborano le informazioni persuasive attraverso due percorsi principali:

  • Percorso Centrale: Coinvolge un’analisi critica e razionale del messaggio. Le persone valutano logicamente i contenuti, portando a cambiamenti di opinione duraturi se il contenuto è forte e ben argomentato.
  • Percorso Periferico: Si basa su indizi emotivi e superficiali, come immagini scioccanti o slogan potenti, che influenzano il pubblico senza un’elaborazione profonda. Le immagini dei migranti incatenati e lo slogan “PROMESSA MANTENUTA” agiscono proprio su questo livello, generando reazioni immediate e rafforzando atteggiamenti preesistenti.

5. Terror Management Theory (TMT)

La Terror Management Theory (TMT) suggerisce che la consapevolezza della propria mortalità spinge le persone a rafforzare le proprie credenze culturali e a difendere con maggiore vigore l’identità del proprio gruppo. Questa teoria, sviluppata da Greenberg, Solomon e Pyszczynski, afferma che quando le persone sono esposte a stimoli che evocano paure esistenziali, come la morte o la perdita di sicurezza, tendono a sostenere valori culturali e politiche autoritarie per proteggersi. Le immagini dei migranti in catene evocano paure legate alla sicurezza e all’identità nazionale, favorendo il sostegno a politiche più restrittive.

Queste immagini non sono solo cronaca: sono strumenti di persuasione. Capirle significa andare oltre la superficie e riflettere su come la comunicazione possa plasmare la nostra percezione della realtà.

Conclusione

La comunicazione istituzionale, soprattutto in ambiti delicati come quello delle politiche migratorie, non è mai casuale. Ogni parola, immagine e messaggio è progettato e pensato per raggiungere obiettivi ben precisi, facendo leva su tecniche persuasive e, in alcuni casi, manipolatorie. Comprendere questi meccanismi è fondamentale per sviluppare un pensiero critico e consapevole, capace di andare oltre la superficie dei messaggi e analizzare le reali intenzioni che si celano dietro le strategie comunicative.

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