Il retargeting è uno strategia di marketing online che può aiutare molte aziende a raggiungere tutte quelle persone che hanno mostrato un primo interesse per i loro prodotti e servizi.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cos’è e come sfruttare la tattica del retargeting su Facebook e Google Ads per il vostro business.
Retargeting significato
Il retargeting è una strategia utilizzata nel marketing digitale che identifica gli utenti che hanno visitato di recente un sito web di un brand oppure hanno visualizzato o interagito con un precedente annuncio pubblicitario e fornisce loro ulteriori annunci.
Questa strategia ha l’obiettivo di incrementare l’engagement e di guidare le conversioni.
Retargeting cos’è
Il retargeting è una soluzione strategica con la quale si ricorda ai potenziali clienti del loro interesse per un prodotto o servizio, mostrato in precedenza, per riportarli a completare il loro acquisto.
Molto spesso ci si chiede se il retargeting e il remarketing siano la stessa cosa. In molti ambienti di marketing, tra cui quello di Google Ads che vedremo più avanti, i due termini sono utilizzati indistintamente.
Si configurano, entrambi i termini, come delle strategie per la conversione di un visitatore del sito web che non ha portato a termine l’acquisto. La differenza che molti individuano sta nel metodo di coinvolgimento. Il retargeting vuole ricondurre i visitatori all’acquisto attraverso gli annunci display o nativi, mostrati su altri siti.
Il remarketing ha lo stesso obiettivo, ma è utilizzato principalmente con il canale delle e-mail. Si pensi ad esempio all’abbandono del carrello e l’email di reminder per l’utente che non ha portato a termine l’acquisto o propone il cross-selling o un up-selling.
A questo punto è necessario spiegarvi perchè dovreste iniziare ad utilizzare il retargeting come strategia online.
Converte chi già ha espresso interesse
Un utente che ha mostrato interesse per la vostra azienda ed i vostri prodotti, non bisogna lasciarselo scappare. Solo il 2% degli utenti online conclude un acquisto durante la prima visita ad un sito web o cliccando su un annuncio pubblicitario.
Ciò significa che la maggior parte delle aziende deve fare uno sforzo in meno per conquistare qualcuno che già conosce il brand e ne ha visitato il sito web.
Funziona da rinforzo o promemoria
Gli utenti online devono essere esposti più volte ad un annuncio per essere guidati all’acquisto. Il customer journey è sempre più frammentato ed utilizzare le strategie di retargeting vi permetterà di raggiungere il cliente per ricordargli che il prodotto che hanno nel carrello è ora in sconto (rinforzo) oppure li sta aspettando lì, pronto per essere acquistato (promemoria).
E’ una soluzione cross-device e omnichannel
Oggi l’utente può essere rincorso dai brand, i quali si muovono agilmente tra i vari device. Sviluppare una buona strategia di Retargeting permetterà di incontrare gli utenti su dispositivi diversi. Ad esempio, chi è stato intercettato da desktop può essere raggiunto sul mobile o anche tramite app.
In molti casi si può avviare una tattica omnichannel. Un esempio? Interrompere l’esposizione di un determinato utente ad annunci pubblicitari perchè si sa che ha già acquistato in punto vendita fisico.
Retargeting come funziona
Il retargeting può essere utilizzato con più canali del digital marketing. Si tratta di una funzionalità che si avvale dei Cookie, tag o altri codici identificativi utilizzati per effettuare le profilazioni degli utenti online. Ciò significa che è possibile riconoscere gli utenti che navigano nel vostro sito web e identificarli anche quando navigano su altri siti web.
Con le campagne di retargeting, molto spesso, si veicolano delle proposte commerciali personalizzate, sulla base del comportamento online degli utenti e sull’affinità che ha il messaggio pubblicitario con il loro comportamento.
Se un utente vede, ad esempio, una t shirt divertente sulla home o Esplora di Instagram e mette like al post, con tutta probabilità rivedrà la stessa pubblicità nella home di Facebook. Questo avviene perchè il brand in questione ha identificato l’utente come potenzialmente interessato ed è considerato un soggetto che va guidato verso la conversione.
Principalmente il retargeting viene suddiviso in due categorie.
Il retargeting statico, significa lavorare su diversi livelli del funnel con un segmento di audience ben definito. Viene impiegato un pacchetto di annunci fissi, i quali verranno visualizzati dal consumatore a seconda della pagina che ha visitato di un sito web
Quando si parla invece di retargeting dinamico, si parla di prevedere e creare annunci personalizzati per ciascun consumatore sulla base del suo comportamento d’acquisto.
Si tratta di un metodo che si serve di tecnologie più sofisticate e grazie a queste riesce a stabilire se e quando presentare un determinato annuncio ad un utente. Spesso è in grado quindi di guidare e massimizzare la conversione.
Chango ha pubblicato una grande infografica a riguardo, con una buona panoramica delle diverse tipologie.
Per far in modo che una strategia di retargeting funzioni ti consigliamo di seguire questi consigli.
Includere sempre le CTA
Le pubblicità di retargeting sono diverse da quelle che possono essere utilizzate in una campagna di awareness. Agli utenti potenzialmente interessati va proposto un invito chiaro e semplice, come “Acquista Ora”, “Scopri di più”.
Essere creativi con gli annunci di retargeting
Non si può scegliere di utilizzare solamente annunci statici per tutti gli utenti online. E’ necessario mescolare annunci video, dinamici che si adattino alla proposta di valore del brand e ai segmenti del pubblico.
Non esagerare con gli annunci
Attenzione a non appesantire gli utenti con gli annunci pubblicitari. Sovraccaricare di messaggi pubblicitari i potenziali clienti, potrebbe condurre a risultati opposti. L’utente potrebbe stancarsi di vedere annunci e provare sensazioni spiacevoli associate al vostro brand, con una perdita di possibili conversioni future.
Non smettere di ottimizzare
Una campagna retargeting, come per le altre campagne, va monitorata. Analizzare i dati vi permetterà di ottimizzarla e capire perchè non sta funzionando oppure quali sono i punti forti che vi stanno facendo avere successo.
Retargeting su Facebook
Creando una campagna di retargeting su Facebook potrete ricordare alle persone che hanno già visto, ma non hanno ancora acquistato sul sito web o da app.
Facebook offre alle aziende e, a figure come i marketer, la possibilità di raggiungere persone che hanno interagito con la vostra azienda con ogni tipo di inserzione, anche quelle dinamiche.
Con Facebook si possono intercettare sia gli utenti che hanno interagito con il sito web, il negozio fisico, le inserzioni e l’app, personalizzando ogni inserzione per ogni cliente.
Con tutti quegli utenti con cui l’azienda non interagisce da un pò, si possono avviare delle conversazioni partendo da dei messaggi sponsorizzati su Messenger.
Configurando delle nuove campagne di retargeting ad esempio con le inserzioni dinamiche, gli utenti vedranno automaticamente i prodotti che hanno visto in precedenza oppure dei prodotti molto simili.
Per avviare delle campagne di retargeting su Facebook, sono necessari:
- Eventi nell’app / pixel di Facebook: è necessario aver implementato il pixel di Facebook sul sito web ed utilizzare degli eventi per registrare gli ID dei prodotti che vengono visualizzati o aggiunti al carrello
- Catalogo: Per utilizzare le inserzioni dinamiche è necessario configurare il catalogo da un elenco di dati o integrandolo con Shopify ad esempio.
Quando si crea una campagna di retargeting, Facebook è in grado di utilizzare le informazioni del vostro pixel o di un’app per creare il pubblico.
Facebook mette a disposizione di molte aziende diverse opzioni di retargeting come:
- Prodotto visualizzato o aggiunto al carrello ma non acquistato
- Prodotto aggiunto al carrello ma non acquistato
- Prodotti di up-selling
- Prodotti di cross-selling
- Combinazione personalizzata: ovvero promuovere prodotti del catalogo ad un pubblico personalizzato, in base alla modalità di interazione delle persone con i prodotti. Ad esempio si potrebbe scegliere di includere persone che hanno aggiunto prodotti nel carrello negli ultimi 30 giorni.
Retargeting su Google
Google Ads utilizza i termini remarketing e retargeting indistintamente. Permette di raggiungere le persone attraverso il posizionamento strategico degli annunci. Questi ultimi si possono rendere visibili a determinati segmenti di pubblico mentre navigano su Google e sui siti partner. Ciò permette alle aziende di aumentare la propria notorietà e ricordare agli utenti di concludere l’acquisto.
Google Ads fornisce diversi modi per raggiungere gli utenti:
Remarketing statico
Consente di mostrare gli annunci agli utenti che hanno visitato il vostro sito web mentre esplorano siti e app dalla Rete Display.
Remarketing Dinamico
Consente ad un livello più avanzato di ottimizzare i risultati attraverso degli annunci mirati su determinati prodotti o servizi per i quali hanno dimostrato interesse su Google.
Remarketing Video
Permette di mostrare gli annunci agli utenti che hanno interagito con i vostri video o con il canale YouTube, mentre utilizzano la YouTube stesso, siti web e app dalla Rete Display.
Remarketing di elenchi dei clienti
Attraverso lo strumento del Customer Match, si possono caricare degli elenchi dei contatti forniti dai clienti stessi. Ogni volta che quest’ultimi effettueranno l’accesso a Google, gli verranno mostrati i vostri annunci.
Il retargeting completa ogni aspetto della vostra più ampia strategia di marketing digitale, perché identifica i potenziali clienti a medio e basso livello che non sono ancora stati convertiti e mantiene i vostri prodotti e servizi al top. Senza retargeting, le probabilità che un utente dimentichi l’impegno iniziale e non ritorni mai sulla pagina web del vostro marchio sono significative.
Se avete dei clienti che sono attratti e interessati ai vostri prodotti, ma non sapete come fare a guidare l’utente all’azione, contattaci, ed iniziamo un nuovo progetto insieme!