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Molto spesso ci si ritrova a pensare: cosa significa fare di noi stessi un brand? Come ci si può servire del Personal Branding? Quali sono i benefici?

Con il termine Branding, si indicano tutte quelle attività di promozione di un marchio. Il Personal Branding è la gestione strategica della propria immagine professionale, significa promuovere sé stessi, le proprie competenze ed esperienze, la propria carriera come farebbe per l’appunto un brand.

In questo articolo ti spiegheremo quali sono i benefici del Personal Branding, degli esempi di successo e alcuni strumenti utili per avere una strategia di successo.

Che cos’è il Personal Branding?

Il Personal Branding consiste nel conoscere e poi valorizzare le proprie capacità e qualità personali attraverso una giusta comunicazione ad un pubblico potenzialmente interessato a conoscerci.  Fare Personal Branding significa studiarsi, scoprire chi siamo e cercare di comprendere come ci vedono gli altri e cosa possiamo offrirgli. Rendere sé stessi un brand è rimanere il più vicini possibile a come si è realmente e lasciarlo trasparire a chi ci circonda. Jeff Bezos, quando parla di personal branding, ama definirlo come «quello che la gente dice di te, una volta che sei uscito dalla stanza».

Quando si comunica se stessi come brand bisogna sempre tenere presente le emozioni delle persone che ci ascoltano, riuscire a mantenere con loro una connessione per poter raggiungere l’obiettivo.

In altri termini, significa strutturare una strategia per individuare e definire i punti di forza e che ci differenziano dalla concorrenza, ci rendono unici proprio come un brand.

 

A chi serve? Quali sono i vantaggi?

Creare un’immagine convincente e reale di sé non è un’attività che ha un inizio e una fine, bensì si tratta di un processo, e poi risultato, della presenza online e offline. Si tratta un investimento che coinvolge, non solo la nostra immagine, ma anche le relazioni e i contenuti creati.

Il Personal branding è in grado di portare numerosi benefici al neolaureato che si affaccia al mondo del lavoro, a professionisti del digital e del settore del marketing, ai freelancer ma anche manager e imprenditori. Questo perché chiunque voglia assumerci o voglia collaborare con noi, per prima cosa ci cerca sui motori di ricerca e si farà un’idea di noi che in seguito potrebbe essere determinante. Ecco perché curare la propria brand image sarà più determinante di un qualsiasi altro biglietto da visita.

Altri benefici del Personal Branding sono:

  • Ottenere più attenzione da parte degli altri
  • Avere più consapevolezza di sé e delle proprie azioni
  • Aumentare autorevolezza e autostima
  • Ottenere più visitatori del profilo e più opportunità lavorative
  • Aumentare il pacchetto clienti e le vendite
  • Creare relazioni online e offline appaganti

Conosci e promuovi te stesso

Prima di creare una strategia per il tuo self brand, devi ragionare su quali sono i motivi per i quali dovresti interessare ad altre persone. Sviluppare un buon brand significa riflettere su se stessi e capire come coinvolgere un pubblico online potenzialmente a te interessato.

Un buon esercizio per iniziare è quello di prendere un foglio bianco e rispondere alle seguenti domande:

Chi sei?

Che lavoro fai?

Per chi lavori?

In cosa ti senti bravo?

Di cosa ti occupi nella vita?

Da ciò dovrai ricavare una tua definizione sintetica. Impegnati poi a elaborare uno schema, un quadro generale, che racchiuda i tuoi punti di forza, le tue capacità. Per farti conoscere, prima devi conoscere te stesso.

Una volta che avrai una conoscenza approfondita di te stesso, potrai creare una community intorno a te che sia in grado di rispecchiarsi nei tuoi valori.

Personal Branding Strategy

Parlando di Personal branding online è inevitabile parlare di contenuti e quindi di content marketing. Con l’avvento di Internet siamo diventati veicoli di informazioni, autori e produttori di contenuti. Ed è proprio da questi che si deve partire per iniziare a comunicare bene se stessi. È necessario fin da subito valutare con attenzione il proprio target e capire cos’è di valore per loro.

E partendo dal personal branding funnel di Dario Vignali, si capisce l’importanza della profondità delle relazioni che si creano in una strategia. In sostanza, dare poco a chi ci chiede poco, come ad esempio con un post informativo di facebook. Dare invece di più a chi compie azioni più significative come l’iscrizione alla newsletter. Se vuoi sapere come creare una newsletter clicca qui.

Ad aiutarti e a creare una strategy efficace per la tua crescita online ci sono professionisti Personal Branding Strategist e Ghostwriter. Non esitare a chiedere al team di CULT adv per ottenere la tua brand identity ben strutturata e contenuti di qualità.

Come si fa Personal Branding?

Per attivare una strategia del marketing personale è necessaria una piattaforma, capace di raccontare i nostri valori e le nostre competenze. Un blog, un podcast, un profilo social o un canale YouTube sono solo alcuni esempi.

Due strumenti importantissimi sono: il passaparola e lo storytelling. Il primo, secondo una ricerca di Mckinsey ha un impatto molto più forte dell’advertising. Le raccomandazioni delle persone vicine sono quindi uno strumento potentissimo che può farti ottenere grandi risultati. Ciò significa che, oltre a lavorare sul tuo percorso professionale, dovrai lavorare tantissimo sulla rete dei contatti.

Un altro strumento per coinvolgere gli utenti online è lo storytelling. Consiste nel creare storie e raccontarle in modo da influenzare il pubblico che si riconosce in queste storie. La storia è una forma di comunicazione di successo perché naturale, semplice e intuitiva.

Attraverso strumenti facilmente accessibili come i social ed un impegno costante, arriverai più in fretta ai tuoi obiettivi.

 

Esempi di successo

Per farti capire fin dove si può arrivare grazie ad un’ottima strategia di Personal Branding ti facciamo alcuni esempi.

Uno degli strumenti che si possono utilizzare per far conoscere il proprio brand personale è il blog. Quando si parla di un blog, il primo esempio che ci viene in mente è quello di Chiara Ferragni. Ebbene sì, l’imprenditrice digitale apre il suo primo blog TheBlondeSalad.com nel 2009, nel quale parla di moda e stile e dei suoi viaggi. Nel 2013 ha dato vita al brand Chiara Ferragni collection ed in seguito viene nominata da Forbes Italia nella lista delle 30 personalità under 30 nella categoria “Art & Style” per la rivoluzione che ha portato nel campo della Moda e della Comunicazione. Oggi arriva ad avere oltre i 20 Milioni di followers.

Un secondo caso di imprenditoria digitale italiana è quello di Marco Montemagno, il quale ha iniziato la sua carriera su YouTube nel lontano 2005. Dal 2013 ha iniziato a realizzare interviste con molti personaggi famosi. Dal 2015 carica ogni giorno su Facebook e YouTube un video riuscendo a tenere sempre attiva una community di quasi due milioni di utenti.

Infine, parliamo del fenomeno Elon Mask, un esempio di come la vita personale possa avere un peso maggiore di quella professionale. Nonostante sia l’inventore della Tesla, viene subito in mente l’immagine dell’imprenditore multimilionario intenzionato a cambiare le regole e visioni della stessa imprenditoria.