Google Dorks, cosa sono?
Stai facendo una ricerca su Google e non sei soddisfatto dei risultati? Le Google Dorks o “Comandi di Google” costituiscono un metodo per affinare i risultati di ricerca.
I comandi, anche detti operatori di ricerca, ti permettono di trovare, attraverso di esse, risultati precisi, corrispondenti al motivo per cui ti sei rivolto a Google.
Per trovare risultati specifici infatti è sufficiente inserire, all’interno della query, qualche keyword particolare o simbolo in più per trovare risultati specifici. Attraverso un codice possiamo in qualche modo scoprire o trovare le pagine che ci interessano o che viceversa, in ottica SEO, non volevamo mostrare.
Si parla in effetti di Google Hacking spesso riferendosi a questi codici: se utilizzati potrebbero anche far scoprire pagine e documenti con informazioni sensibili lasciati online per sbaglio dai siti web ma che comunque vengono indicizzati da Google e conservati nel suo database.
Esempi di Google Dorks
Vediamo insieme ora qualche esempio dei comandi di Google, divisi sulla base della funzione e del tipo di carattere. Naturalmente le diverse Google Dorks possono essere combinate, per restringere ulteriormente i risultati ottenuti ed affinare la ricerca.
Google Dorks generici
Su Google è molto semplice reindirizzare la ricerca ed ottenere un risultato preciso. Soprattutto quando si tratta di applicazioni già comprese nel motore di ricerca, come le mappe o il meteo, si può decidere di chiedere l’informazione direttamente nella query anziché dover cliccare sull’apposita sezione.
Alcuni esempi:
- map: Ti permette di visualizzare direttamente la mappa relativa al luogo richiesto.
- movie: Google recupera informazioni riguardo ad un film, come la trama, ma anche gli orari delle proiezioni se sono disponibili nelle tue vicinanze.
- weather: se necessiti di informazioni sul tempo atmosferico, inserisci la località dopo i due punti e verrà visualizzato.
- stocks: per ricevere informazioni sui titoli azionari. Inserendo un codice azionario, Google ritornerà, ad esempio il prezzo delle azioni corrispondenti.
- €: visualizza il prezzo dell’articolo richiesto. La funzione è disponibile anche in dollari.
- define: ricerca la definizione del termine inserito nel dizionario di Google.
- source: ricerca la fonte che desiderate all’interno delle notizie di Google.
- in: converte le unità di misura senza dover ricorrere ad altri siti o alla calcolatrice. Può convertire anche le valute.
- OR O inclusiva, che permette di ricercare uno o l’altro termine inseriti, o entrambi. Si può sostituire semplicemente con la barra verticale |. Si può scrivere ad esempio cult OR adv oppure cult | adv ed è lo stesso.
- AND è il comando solitamente utilizzato da Google quando inseriamo più di una keyword nella query, e visualizza risultati collegati ad entrambi i termini.
- AROUND(#) Il numero in sostituzione dell’asterisco rappresenta il numero di parole tra una parola e l’altra. Possiamo digitare la query in questo modo cult AROUND(3) adv e Google restituirà i risultati in cui “cult” e “adv” sono distanziate da 3 parole.
Google Dorks per la ricerca di informazioni relative a siti web
Se vuoi visualizzare alcune informazioni, legate al tuo o a un altro dominio, puoi utilizzare le seguenti keyword:
- cache: inserendo un sito web dopo i due punti, puoi visualizzare la versione più recente del sito memorizzato dal motore di ricerca.
- filetype: (o ext:)Può far ricercare solo le tipologie di file a cui sei interessato, come pdf, txt e così via.
- site: trova tutti i risultati tra le pagine del sito inserito.
- intitle: screma i risultati sulla base del titolo delle pagine, che devono avere il termine inserito dopo i due punti.
- inurl: ricerca una parola all’interno degli url delle pagine.
- intext: ricerca una parola nel contenuto delle pagine, quindi nei copy e nei testi.
- inanchor: ricerca la parola all’interno degli anchor text (la parola che collega una pagina web a un’altra, come nel caso dei backlinks)
- all + intitle/inurl/intext/inanchor: inserendo “all” prima degli altri termini in query restringe il campo e restituisce solamente i risultati che contengono tutte le parole richieste.
- blogurl: recupera, all’interno di un certo sito, la pagina destinata al blog.
Google Dorks, i simboli e i caratteri Jolly
Alcuni simboli in particolare possono essere utilizzati nella query. Ognuno di essi per il motore di ricerca ha un significato diverso, vediamo quale.
- “#” Ciò che viene inserito tra le virgolette e sostituisce le virgolette verrà cercato esattamente, così come è scritto, dal motore di ricerca.
- – Il segno meno ha il potere di escludere una parola o una frase dalla ricerca.
- * Questo simbolo corrisponde a una frase o a una parola qualsiasi, può servire nel caso in cui si ricerchino parole esatte ma non si ricordi cosa sta “nel mezzo”.
- _ Inserendo questo carattere sarà Google ad auto-completare la frase o la parola.
Google Dorks, a cosa servono?
Vedremo adesso alcuni dei motivi per cui, soprattutto se sei interessato all’ottimizzazione SEO del tuo sito, potrebbero risultarti molto utili.
Trovare gli errori di indicizzazione sul tuo sito
Per indicizzazione si intende quando Google o gli altri motori di ricerca inseriscono il tuo sito web e tutte le pagine all’interno del loro database. Questo processo consente agli utenti di poter fare ricerche mirate e di trovare risultati precisi e corrispondenti a ciò che stavano cercando.
Le tue pagine però potrebbero non risultare tutte indicizzate. Per scoprire quali lo sono e quali no è sufficiente inserire nella query “site: il nome del tuo sito”
Ad esempio ecco i risultati per “site:CULTadv.com”
Un altro modo per controllare che tutte le pagine siano effettivamente indicizzate è attraverso la Search Console di Google.
Scovare contenuti duplicati
Se temi che qualcuno possa aver duplicato i contenuti del tuo blog o magari qualche descrizione, puoi inserire nella query una parte del testo dell’articolo in questione o il titolo, escludendo, attraverso il segno meno “-” il tuo sito.
Es. Google Dorks, cosa sono e come funzionano -cultadv.com
Le pagine non sicure
Esistono delle pagine non sicure sul tuo dominio? Le pagine sicure vengono considerate tutte le pagine precedute dalla https nell’url. Quelle con la sigla http, al contrario, non sono considerate sicure. Per scovarle è sufficiente combinare insite:nomedominio e -inurl:https.
Rintracciare pagine che non dovrebbero essere indicizzate
Se vuoi scoprire quali sono tutte le pagine indicizzate all’interno del tuo dominio basta inserire site:iltuodominio, giusto? Potresti tuttavia, soprattutto nel caso di siti con pagine molto numerose, far fatica ad arrivare alla fine dei risultati del motore di ricerca. Comprare un dominio corto di 5 lettere per rendere il tuo brand indimenticabile è sicuramente un’ottima opportunità lato SEO.
Supponendo, ad esempio, di avere informazioni sensibili della tua azienda e dei tuoi clienti in pdf, puoi ricercarle combinando anche la tipologia di file, utilizzando filetype: . In questo modo puoi recuperare tutti i file pdf visibili nel tuo dominio ed adoperarti per eliminarle.
Trovare pagine per i tuoi backlink
Per le tue attività di content marketing, potresti necessitare di pagine di ricerca disposte a pubblicare tuoi contenuti. A tal proposito la query, se correttamente impostata, può aiutare nella ricerca di fonti o di risorse su cui ad andare a condividere il contenuto.
Potresti trovare ad esempio le pagine che collezionano risorse e collezionare un nuovo backlink per il tuo sito web. Per trovarli è sufficiente digitare il tuo argomento di interesse e combinare intitle con inurl.
Esempio: marketing intitle:resources AND inurl:resources oppure marketing (intitle:resources|inurl:resources) che è la stessa cosa.
Conclusioni
Hai trovato qualche errore all’interno del tuo dominio? Vuoi sapere come ripararlo al più presto? Contattaci e troveremo una soluzione per il tuo sito web.