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Poco prima dell’estate 2020 è stato lanciato Clubhouse, un nuovo social media che permette di condividere in tempo reale con gli utenti dei contenuti esclusivamente tramite la propria voce!

In questo articolo parliamo proprio di Clubhouse, il social media statunitense che ha ottenuto molto successo negli ultimi mesi in Italia.

Clubhouse cos’è 

Clubhouse cosè

Clubhouse viene lanciato a maggio 2020 dall’imprenditore della Silincon Valley Paul Davison e un ex dipendente Google, Rohan Seth. Si tratta di un social media che permette la condivisione di contenuti audio, basato sull’utilizzo della propria voce. 

Il social sembra nascere proprio come risposta all’emergenza sanitaria mondiale, come una soluzione al desiderio crescente di voler comunicare e raccontare se stessi in una chiacchierata intima con qualche amico e conoscente. La voce è la chiave e solo con essa si possono esprimere le proprie emozioni e cercare di generare empatia.

Mai prima d’ora un social media aveva escluso le immagini e il contenuto video dalla propria piattaforma. Clubhouse offre una nuova frontiera della condivisione sui social media, permettendo di comunicare in modo differente e di fruire dei contenuti in qualsiasi momento (ebbene si, anche mentre sei in tuta a casa o in giardino a rilassarti).

Dopo il successo di Tik Tok arriva Clubhouse che promette di uscire dall’isolamento sociale dovuto alla pandemia. L’audio è il protagonista, in particolare il suono della voce. Non serve altro che ascoltare o iniziare a parlare di qualcosa in una “stanza”. Attraverso questo social media la fruizione del contenuto avviene in diretta con l’autore dello stesso proprio come in una normale conversazione.  

Al fine di proteggere la privacy degli utenti, le conversazioni non possono infatti essere condivise, registrate o scaricate.

Lo si potrebbe considerare quasi come un podcast, poiché è possibile seguire la conversazione in modo passivo, oppure intervenire durante la “chiacchierata”. Il suono riesce a raggiungere un livello di connessione con gli utenti molto più profondo rispetto alle immagini postate ad esempio su Facebook e Instagram. Inoltre, la caratteristica di essere esclusivamente in diretta, rende il consumo dei contenuti più esclusivo e intimo.

Clubhouse come funziona

Clubhouse_come funziona

Ora che sai cos’è Clubhouse probabilmente starai pensando d’iscriverti e iniziare a utilizzarlo. Prima di farlo, ti spieghiamo brevemente come funziona e perché potresti non poter iscriverti. 

Clubhouse funziona in base alle “stanze” ovvero i luoghi social nei quali si tengono le conversazioni. Sulla base degli interessi che un utente esprime può prendere parte a questa sorta di podcast in diretta. Le stanze vengono organizzate per tema e possono essere pubbliche o private. Quindi se un utente esprime l’interesse per la musica, potrà creare una stanza oppure parteciparvi.

 

Chi si trova sul social media e si interessa di diversi temi può decidere di:

  1. Creare una stanza e parlare di un tema specifico
  2. Entrare in una stanza già esistente come uditore o chiedere di partecipare

Il funzionamento delle stanze è deciso dai moderatori o da chi le apre e può essere cambiato in ogni momento.

Ci si può trovare in una stanza in cui una persona parla e decide di rispondere alle domande degli ascoltatori, o in una stanza dove due persone si confrontano e gli altri ascoltano e, infine, in una stanza informale in cui tutti possono parlare.

In tutto ciò a decidere quali stanze mostrarti è l’algoritmo di Clubhouse, il quale raccoglie informazioni su di te una volta iscritto e ti mostra solamente le stanze alle quali saresti interessato.

Iscriversi a Clubhouse: social media d’élite?

Clubhouse come funziona

Attualmente l’iscrizione sul social media è disponibile esclusivamente per chi possiede un Iphone ed è necessario ricevere un invito da un utente già iscritto per entrare in Clubhouse.

Due condizioni necessarie che limitano la crescita in modo rapido della sua community. Andiamo con ordine, iniziamo con la prima condizione per iscriversi: avere un Iphone.

L’app è scaricabile infatti solo da Apple Store e quindi utilizzabile solo dai possessori di un device con installato il sistema operativo iOS. Per il momento non esiste ancora per Android ma a gennaio 2021 il team ha fatto sapere che non vede l’ora di sviluppare la versione per il secondo sistema operativo. Ciò ha lasciato intendere che il team dietro al social media non ha ancora iniziato a sviluppare questa versione e che ci vorrà ancora del tempo.

 

Per quanto riguarda la seconda condizione, ricevere un invito per entrare sul social media ha creato non poche discussioni. Si è parlato da subito di un social network con i tratti dell’elitarietà. Questa caratteristica ha generato malumori ma soprattutto curiosità, anche in note celebrities come Oprah Winfrey, Ashton Kutcher e Drake i quali hanno partecipato attivamente alla creazione di contenuti sulla piattaforma.

La scelta di rendere Clubhouse un social chiuso, accessibile solo su invito, risiederebbe in due specifici fattori:

  • Il desiderio di mantenere il social un luogo sicuro e quindi con meno utenti, riuscendo a controllare ciò che avviene in tutte le stanze;
  • L’analisi delle criticità presenti nel nuovissimo social media prima di aprirlo al grande pubblico e rischiare di non farcela con grandi numeri di utenti attivi

 

Clubhouse in Italia

Sebbene la community di Clubhouse conti circa 8 milioni di iscritti (un vero record visto le due condizioni necessarie di accesso), in Italia il social si pone come una piattaforma nella quale a parlare sono esperti di diversi settori. Ciò è dovuto molto probabilmente dal fatto che sia necessario più tempo prima che la piattaforma si configuri come luogo in cui parlare degli argomenti più disparati

Il network italiano si sta ancora ampliando e probabilmente ci sarà più spazio per tutti gli argomenti. Per ora ad avere molto successo sono le stanze particolari organizzate per la colazione, l’aperitivo e il dopo cena.

Hotline di Facebook sfida Clubhouse

Facebook sfida Clubhouse

E’ una notizia recente quella che attualmente in USA sia in fase di test Hotline, un’app sviluppata da Facebook. Ancora non si sa se sarà interna o esterna a Facebook stesso, ma i tempi per Clubhouse si stringono. Il colosso social vorrebbe contrastare con questa app Clubhouse, il quale dovrebbe essere in poco tempo disponibile per Android (si vocifera entro maggio).

Il successo di Clubhouse potrebbe essere oscurato dal servizio Hotline. Quest’ultimo dovrebbe avere anche la possibilità di attivare il video degli amministratori e l’invito a parlare per gli spettatori.

Come per le diverse reactions ai post, anche su Hotline gli utenti si esprimeranno con delle reazioni ai messaggi in diretta, con la possibilità di commentare. Un’altra differenza che Facebook lancia come sfida a Clubhouse è la funzionalità che avrà l’amministratore della stanza: la possibilità di salvare in mp3 o mp4 le dirette e condividerle con gli utenti.

La sfida lanciata ha portato il CEO di Clubhouse a rispondere, velocizzando i tempi per la versione Android e dando la possibilità a 20 creators di guadagnare con rubriche sulla piattaforma. 

Lo scorso 31 marzo si è conclusa la selezione dei content creators, i quali per candidarsi dovevano possedere una reach giornaliera tra mille e un milione di persone. I vincitori otterranno un compenso monetario e tutta l’apparecchiatura per lavorare al meglio come iPhone, iRig e AirPods.

In questa battaglia sono entrati anche altri colossi come Twitter, che si era mosso per sviluppare Voice Spaces, uno spazio analogo a Clubhouse su Twitter.

Telegram a sua volta ha lanciato la funzione delle Voice chat 2.0 che permette agli utenti dell’app di messaggistica di creare chat vocali illimitate per chiacchierare con i propri contatti.